17 dicembre, 2010

Fiori di tè

La cultura asiatica considera la vita materiale un tutt’uno con quella intellettuale. Il cibo non nutre solo il nostro corpo ma anche i nostri pensieri. Se si viaggia in Cina si ha occasione di scoprire personalmente che il tè esprime davvero, in maniera del tutto naturale questo legame, questa unità tra materiale e spirituale. Il tè fa da millenni volare l’immaginazione di poeti, letterati e guerrieri. Il tè ti fa sentire al di sopra della mondanità mantenendo la mente libera ti fa sentire vicino alla saggezza e aiuta a non perdere l’equilibrio. Amico della meditazione il tè immerge in una profonda tranquillità. Alcune varietà di tè sono così pregiate che in tempi antichi erano considerate appannaggio esclusivo dell’imperatore. Ad esempio le foglie usate per il tè bianco sono quelle dei tenerissimi germogli appena nati, coperti da una lanugine argentea, da cui prende il nome. Il raccolto avviene al massimo due volte all’anno e anticamente le foglie per la “riserva imperiale” venivano raccolte da giovani fanciulle consacrate a questo compito, alle primissime luci dell’alba in particolari giorni, utilizzando forbici d’oro. Presentano una fragranza dolce, vellutata, setosa al palato, fiorita e zuccherina che con difficoltà si riesce a descrivere. Questo gusto così raffinato deriva, oltre che dalla qualità superiore delle foglie, da una lavorazione particolarmente curata. I tè da meditazione sono la massima espressione di questo capolavoro. Si tratta di germogli giovanissimi cuciti a mano dalle forme curiose e particolarmente apprezzati già alla corte di Maria Antonietta. Ogni fiore deposto in una tazza aprirà i suoi petali in infusione lasciando emergere un delicato fiore dal colore bianco o rosso secondo la zona di produzione. Rari e preziosi questi tè racchiudono un piacere davvero speciale. Li chiamo tè da meditazione per il grande valore estetico e per la silenziosa contemplazione della loro apertura. tè con i fiori si sviluppano nel periodo Song in Cina e dunque la loro storia ha più di 1000 anni. Per apprezzarne meglio il delicato aroma di brioche vi consiglio di utilizzare una teiera di vetro con acqua a 90° C. Se l’acqua è molto calda il fiore dovrebbe aprirsi in circa sei minuti. Perfetti per celebrare con tutta la famiglia la nascita del nuovo anno!

Infusione perfetta LACRIMA DI DRAGO| 1 fiore per 400 ml. - acqua a 90°C - infusione 6'

17 settembre, 2010

Naturalmente dolce!

Se si ha la pazienza di ricercare con calma la vera sostanza delle cose, si scopre che esiste una bevanda molto apprezzata in Giappone che porta con se la magia della nascita dell’illuminato. Uno degli aspetti più affascinanti del rito del tè è la storia che lega questa bevanda alle tradizioni quotidiane e ai riti di passaggio. Soprattutto nei paesi orientali dove ogni singolo gesto racchiude mille significati e dove una parola esprime un concetto, anche un semplice infuso può diventare poesia in considerazione del fatto che lo si può gustare solo in onore della nascita del Buddha. Si tratta di una pianta aromatica della varietà delle ortensie, le cui grandi foglie si raccolgono alla fine dell’estate. La sua particolarità è che contiene una sostanza naturalmente edulcorante che dà all’infuso il caratteristico sapore dolciastro, tanto da essere stata usata come dolcificante prima dell’introduzione dello zucchero. Le varietà di ortensie del gruppo amacha sono più di dieci e sono tutte ascrivibili alla specie hydrangea serrata conosciuta in Giappone col nome yama ajisai o ortensie di montagna. Presenta bellissime e grandi foglie dalla superficie opaca con infiorescenze di colore bianco, rosa o blu, dipende dall’acidità del terreno su cui cresce. Sono più o meno tutte localizzate sulle montagne del centro e nord del Giappone ma il tè più dolce lo si ottiene usando le lunghe foglie di Nagaba amacha che cresce nel centro dell’isola di Honshu. Una delle feste nazionali più celebrate in Giappone è l’Hana Matsuri, la festa dei fiori che viene celebrata ogni anno l’8 di aprile e con la quale si festeggia la nascita del Buddha. Il rito chiamato Kambutsu-è, prevede che la statua venga lavata con questo infuso dolce ottenuto dall’infusione delle foglie di Amacha. La miniatura del Buddha viene poi posta al centro di un fiore di loto ed ogni persona versa un pò di questo infuso sulla statua per tre volte con un cucchiaio di bambù. Il tè dolce rappresenta l’acqua pura versata sulla testa del Buddha dai draghi. Nel passato la gente credeva che questo tè avesse poteri magici e dunque utilizzavano la pozione di Amacha come inchiostro per scrivere formule segrete che poi venivano appese al portone di casa per tenere lontani serpenti ed animali sgradevoli. In Europa questa pianta è ricercatissima dagli appassionati e risulta piuttosto costosa. Le sue foglie regalano un infuso di una dolcezza senza uguali con sentori di radice di liquerizia e corteccia di legno bagnata. Risulta un delizioso accompagnamento al pesce crudo sushi o sashimi, o utilizzata come ingrediente raro per cocktail d’autore. La sua infusione a caldo è davvero piacevole in una giornata autunnale con pioggia e nuvole basse, mentre se infuso a freddo aiuta gradevolmente a ritemprare l’organismo dopo la sauna o il bagno turco.

Infusione perfetta AMACHA BUDDHA | 2 grammi per 200 ml. - acqua a 95°c - infusione 5'

Da gustare assolutamente senza zucchero altrimenti risulta eccessivamente dolce, magari corretto con una punta di rum per le prime fredde serate davanti al camino.

16 maggio, 2010

Il consumo biologico in Italia


Studi recenti hanno rilevato che il 22% degli italiani, un dato in continua crescita, dichiara di acquistare alimenti biologici ed equosolidali.

Tra le motivazioni di acquisto, al primo posto: “Perché non contengono coloranti, conservanti,

insetticidi, perché sono più salubri degli altri, ma anche perché sono più buoni”. Un’ulteriore motivo per la tendenza verso il biologico: i numerosi scandali nel settore alimentare ed un maggiore senso per la salute. Due terzi degli acquirenti affermano di prestare oggi maggiore attenzione ad un’alimentazione sana ed equilibrata e di essere disposti a spendere di più per ottenere questo.

Acquistare prodotti biologici non è più solo privilegio dei fanatici del bio ma è una vera e propria tendenza di mercato dalle prospettive più che mai rosee.

Infatti, nonostante la crisi è confermato l’interesse a voler perseguire stili di vita salutari e scegliere alimenti dai componenti genuini o almeno non dannosi, privilegiando così una dieta preventiva e integrativa. Si taglia su tutto, ma invece si predilige ciò che può apportare benessere psico-fisico. Si vede una propensione a spendere di più ma anche meglio coniugando benessere con etica, facendo coincidere salute con biologico o ecologico, cercando di sentirsi e stare meglio.

I consumi del bio in Italia sono in costante crescita: +7% nei primi 6 mesi del 2008 rispetto al 2007. Lo stesso per gli alimenti funzionali.. un sentimento diffuso che oltre a validare modelli salutistici accoglie con favore e a prezzi crescenti novità che modificano atteggiamenti alimentari anche consolidati. Nonostante la crisi è confermato l’interesse a voler perseguire stili di vita salutari e scegliere alimenti dai componenti genuini o almeno non dannosi privilegiando una dieta preventiva e integrativa.

Si taglia su tutto ma invece si privilegia ciò che può apportare benessere psico-fisico. Si vede una propensione a spendere di più ma anche meglio coniugando benessere con etica, facendo coincidere salute con biologico o ecologico, cercando di sentirsi e star e meglio.

Il segmento salute segna un +33%, la passione per l’etnico +36%, il food lusso +25%. Da una ricerca condotta da un gruppo della grande distribuzione è emerso che 73 persone su 100 (di cui 62 sono donne) a parità di prezzo scelgono sempre i prodotti bio e molto spesso anche quando hanno un prezzo più alto. Le vendite sono in continuo aumento: primo posto frutta e verdura, ma poi anche carne.


[1] “Il cibo biologico piace e non teme la crisi” www.gdoweek.it